lunedì 11 gennaio 2010

Le mie figurine: Antonio Logozzo


Nato a: Gioiosa Ionica (RC) il 26.09.1954
Nazionalità: italiana
Altezza: 176 cm
Peso: 72 kg
Ruolo: Terzino destro
Palmares: 1 promozione in serie A (Sampdoria 1981-82)

La storia di Antonio Logozzo è la storia di un altro calcio, •«un calcio più genuino•» di quello odierno, come ha detto lui stesso in una recente intervista. •«Entravi in campo per dare l'anima, pensando solo alla passione che avevi dentro e alla voglia di far bene per la gente che ti incitava dagli spalti. Oggi diciamo che il calcio è più... sponsorizzato. Gli ingaggi di allora non sono nemmeno paragonabili a quelli di oggi e anche i calciatori sono molto diversi•». Queste le sue parole sul calcio d'oggi, ma il da calciatore com'era? Logozzo era un terzino destro dalla grinta inesauribile e generoso come pochi. Era proprio il tipo di giocatore che piace ai tifosi, uno che •«onorava la maglia•» non tirando mai indietro il piede e lottando su ogni pallone.

La carriera professionistica di Logozzo, nato a Gioiosa Ionica in provincia di Reggio Calabria e cresciuto nella Bovalinese, inizia ad Acireale in Serie C. Ad appena 19 anni mostra personalità e tecnica di categoria superiore guadagnandosi subito il posto da titolare e l'attenzione degli osservatori. L'anno successivo passa all'Avellino in Serie B dove fa talmente bene da guadagnarsi presto la chiamata nella massima Serie, da parte dell'Ascoli di Rozzi. Un'ascesa notevole visto che Logozzo in due anni si trova dalla C alla A. Anche in terra marchigiana il terzino calabrese conquista subito la fiducia dell'ambiente e forma con i compagni Anzivino e Mancini una buona linea difensiva. Il campionato si rivela però assai difficile, l'attacco ascolano è il peggiore in assoluto (con appena 19 gare in 30 partite) e così alla fine arriva la retrocessione. Logozzo rimane ad Ascoli fino all'ottobre successivo quando viene ingaggiato dal Verona. La sua permanenza in riva all'Adige dura tre stagioni, tutte in A. Nelle prime due forma con Bachlechner una delle coppie difensive più arcigne e toste della massima serie, nella terza, in un'Hellas ridimensionato dalle numerose cessioni, il suo immancabile impegno non riesce ad evitare la retrocessione. In seguito vive tre stagioni alla Sampdoria, dove si toglie la soddisfazione di cogliere, seppur da comprimario, una promozione nella massima Serie. La sua carriera ha ormai intrapreso una parabola discendente: nelle annate successive rimane in Serie B, militando nel Bologna e nel Catanzaro. La retrocessione in C, maturata con quest'ultima squadra nel 1985/86 segna il suo addio al calcio che conta.

E dopo, che ne è stato di lui? A risponderci è lo stesso Logozzo: •«per una decina di anni ho fatto l'allenatore guidando il Francavilla, la Maceratese e facendo il secondo a Colautti al Messina. Poi ho allenato squadre minori al sud come Cariatese e Caltagirone. Pensavo di andarmene in pensione e ho un po' mollato, invece me l'hanno spostata avanti. Sono uscito fuori dal giro e ora nessuno sembra ricordarsi di me•». Conoscendo la sua grinta, comunque, c'è da star sicuro che un nuovo incarico lo troverà presto.

Fonte: Hellastory



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